Il cambiamento climatico preoccupa i giovani italiani

Per i giovani italiani il cambiamento climatico e il degrado ambientale rappresentano una priorità assoluta nell’agenda di governi e istituzioni. I giovani sono molto preoccupati per le sorti del pianeta, e chiedono interventi e mobilitazioni. Il 22 aprile, in occasione della Giornata Della Terra 2021, Ipsos ha condiviso alcuni dati di un’indagine su 23 paesi per indagare le percezioni dei giovani europei tra i 15 e i 35 anni in merito al cambiamento climatico. Lo studio è stato condotto per #ClimateOfChange, la nuova campagna europea di WeWorld, l’organizzazione italiana di cooperazione allo sviluppo e aiuto umanitario, nata con l’obiettivo di sviluppare la consapevolezza dei giovani cittadini e cittadine della UE sul nesso esistente tra cambiamento climatico, migrazioni e attuale modello economico.

Il cambiamento climatico è uno dei problemi più gravi del mondo. Anche al tempo del Covid

Secondo lo studio, quasi la metà (46%) dei giovani europei considera il cambiamento climatico come uno dei problemi più gravi del mondo, il che lo pone al primo posto tra i problemi elencati, anche nel bel mezzo della pandemia da Covid-19. E solo meno di un giovane europeo su dieci (8%) ne nega l’esistenza. Inoltre, la maggioranza dei giovani europei ritiene che spetta ai Governi fronteggiare l’inquinamento e il cambiamento climatico. In caso contrario, per il 70% dei giovani intervistati questo rappresenterebbe “un male per l’economia”, “un segno che il Governo ha le priorità sbagliate” (75%), “la prova che il Governo non ascolta la gente comune” (74%), e la prova di un atteggiamento “pericoloso e irresponsabile” (72%).

Spetta ai paesi economicamente avanzati fare la maggior parte degli sforzi economici e politici       

Una proporzione sostanziale di giovani europei, il 43%, crede che i paesi economicamente avanzati dovrebbero fare la maggior parte degli sforzi economici e politici per ridurre gli effetti del cambiamento climatico. In Europa occidentale, rispetto ad altre regioni, i giovani sono relativamente meno propensi ad affermare che i paesi economicamente avanzati dovrebbero fare più sforzi per affrontare gli effetti del cambiamento climatico, ma sostengono che tutti i Governi debbano sostenere queste responsabilità.

I giovani italiani sono motivati a far partire il cambiamento                 

Anche i giovani italiani, che costituiscono più della metà degli intervistati, sono molto o estremamente preoccupati per il cambiamento climatico. Si tratta di un dato addirittura superiore alla media europea, pari al 54% contro il 46%. Ma non si tratta di una preoccupazione fine a sé stessa, poiché i giovani italiani sono motivati a far partire il cambiamento. E 8 su 10 se potessero, voterebbero, o hanno votato, per i politici che danno la priorità alla lotta al cambiamento climatico e alla migrazione climatica.