Più del 64% di spesa delle famiglie se ne va per casa e cibo

Il 64,3% degli 824,2 miliardi di spese annue dei 25,6 nuclei familiari residenti nel nostro Paese, pari a 528,7 miliardi di euro, è destinata a casa, cibo, e vestiario.
Lo rileva l’analisi realizzata dal Centro studi di Unimpresa, dal titolo La spesa degli italiani e il peso delle tasse. Secondo lo studio, le quote maggiori della spesa sono infatti quelle per l’abitazione, pari a 274 miliardi di euro, comprese le utenze, il 33% del totale, e per il cibo, pari a 141 miliardi, il 17%. In pratica oltre il 50% dei consumi delle famiglie italiane, cioè 415 miliardi, è riferito alle voci relative alla casa e alla spesa alimentare.

L’ammontare delle spese dal tempo libero all’istruzione

Per il tempo libero e la cultura, le famiglie italiane sborsano invece 41,3 miliardi (5,0%), più di quanto sia necessario per pagare i 38,8 miliardi di cure sanitarie (4,7%).L’abbigliamento (vestiario e calzature) comporta uscite per 36,9 miliardi (4,5%), poco di più di quanto si spenda per alberghi e ristoranti (36,3 miliardi, 4,4%). Per mobili ed elettrodomestici, poi, si spendono 35,3 miliardi (4,3%), mentre le rate dei mutui comportano esborsi per 26,9 miliardi (3,3%). Per le comunicazioni, comprese le utenze per la telefonia, fissa e mobile, si spendono 20,7 miliardi (2,5%), mentre alcolici e tabacchi costano 13,9 miliardi (1,7%). Fanalino di coda la voce “istruzione” con 7,1 miliardi (0,9%). 

Attenzione alla riforma fiscale e alle esigenze delle famiglie

“Il regime della tassazione dei consumi è estremamente complesso e articolato, sarà cruciale, nel momento in cui si metterà mano, nell’ambito della riforma fiscale, anche all’Iva, prestare la massima attenzione ai comportamenti delle famiglie e alle loro esigenze. Nessuno dovrà essere penalizzato dalle nuove norme tributarie – commenta il presidente di Unimpresa, Giovanna Ferrara -. “La determinazione delle aliquote Iva, e non solo quelle, viene considerata spesso una scelta squisitamente tecnica, ma è, in realtà, una decisione dall’alto peso politico: ne consegue che il governo e il Parlamento, in sede di definizione di eventuali, nuovi livelli di tassazione, dovranno essere consapevoli del significativo impatto sociale delle misure”.

L’Iva sui consumi delle famiglie garantisce allo Stato 62,8 miliardi di entrate

Quanto agli aspetti fiscali, riporta Agi, l’Iva sui consumi di 25.667mila famiglie garantisce allo Stato un gettito annuo di 62,8 miliardi di euro. Rispetto alla spesa di 824,2 miliardi complessivi, l’imponibile è pari a 429,7 miliardi, mentre la spesa esente da tassazione si attesta a 330,9 miliardi. Le due aliquote agevolate (al 4% e al 10%) assicurano incassi erariali, rispettivamente, per 2,8 miliardi e 16 miliardi, mentre l’aliquota ordinaria (22%) pesa per 44,1 miliardi. L’aliquota media calcolata, considerando base imponibile e gettito complessivo, si attesta al 14,6%, e la spesa totale al netto dell’Iva è pari a 760,6 miliardi.