Telefonia, altro che smartphone… si ritorna al passato

Ci siamo tutti abituati a fare affidamento su smartphone incredibilmente avanzati, capaci di risolvere mille problemi e soprattutto di “contenere” integralmente le nostre vite e le nostre passioni. Dati, fotografie, social, messaggi, applicazioni di ogni genere passano attraverso quei (pochi, di solito) pollici di schermo. Eppure, esiste una corrente di pensiero, sempre più solida, che auspica un ritorno al passato, con telefonini non molto diversi da quelli degli albori della telefonia mobile. Certo, oltre alle ideologie e a un desiderio di detox dal mondo digitale ci sono anche le dure leggi del mercato. In gran parte del mondo, infatti, quello degli smartphone è un business appena nato e a cui gli utenti non possono destinare i budget stellari che invece gli occidentali riservano agli ultimi modelli.

L’avanzata dei feature phone

I nuovi (si fa per dire) telefonini basic si chiamano feature phone. Possono ovviamente telefonare, mandare messaggi e in alcuni casi sono anche collegati a Internet. I vantaggi? Costano pochissimo, solo una manciata di euro. Eppure le grandi case produttrici ci scommettono: è il caso di Nokia, che ha recentemente presentato due nuovi telefoni ‘low cost’. A guidarne la crescita sono i mercati in espansione come l’India e l’Africa, mercati considerati con molta attenzione anche dai big del web, come Facebook e Google. Il perché di questa “marcia indietro” è presto svelato: mentre il mercato degli smartphone si è contratto per la prima volta nel 2018, il mercato dei feature phones ha continuato a crescere negli ultimi tre anni. E una recente stoma realizzata da Counterpoint Research prevede che nel 2019 ne saranno venduti a livello globale più di 400 milioni, mentre le spedizioni arriveranno al miliardo di unità entro il 2021. In particolare, saranno India e Medio Oriente ad assorbire questi dispositivi: circa 800 milioni nei prossimi tre anni. 

Ma non ci sarà l’invasione in Occidente

Spiega il fenomeno Marta Valsecchi, Direttore operativo degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano, che ha dichiarato all’Ansa: “L’avvento dei nuovi feature phone può rappresentare un trend a livello mondiale destinato in particolare ai mercati dei Paesi emergenti, con minori capacità di spesa, ed eventualmente a quelle fasce di popolazione di età elevata che hanno bisogno solo delle funzionalità base di un telefono. Dopo i prodotti lanciati da Nokia è lecito aspettarsene nuovi in uscita anche di altri marchi” Ma non ci sarà “una forte penetrazione nel nostro Paese, così come negli altri mercati occidentali”.