Giornata internazionale della felicità: cosa rende felici gli italiani nel 2024?

La giornata internazionale della felicità, celebrata in tutto il mondo ogni anno il 20 marzo, è stata istituita dall’ONU il 28 giugno 2012 e rappresenta un momento per riflettere sull’importanza della felicità nella nostra vita.
L’esperienza del Covid ha spinto molte persone a rivedere la scala delle proprie priorità e il ‘diritto alla felicità’ oggi è rivendicato anche nella sfera pubblica con molta più enfasi e legittimazione.

Secondo l’ONU la giornata internazionale della felicità ha lo scopo di riconoscere la rilevanza della felicità e del benessere come obiettivi universali e aspirazioni nella vita delle persone in tutto il mondo, sottolineando l’importanza che questi diventino obiettivo dell’azione politica dei governi e dei decisori pubblici.

Preoccupati e stanchi, ma anche speranzosi

Ma quanto sono felici gli italiani e le italiane? E quali sono le principali fonti di felicità?
Secondo l’ultima rilevazione di Ipsos Public Affairs, condotta in occasione della giornata internazionale della felicità, le persone in Italia nel 2024sono complessivamente felici, ma anche molto preoccupate.

La preoccupazione è infatti l’emozione più provata dagli italiani in generale, seguita da stanchezza e speranza.
L’autentica felicità è piuttosto in basso nella classifica, solo per il 4%. Tuttavia, il 57% degli italiani valuta il proprio livello di felicità come almeno sufficiente e solo il 16% si considera gravemente infelice.

Gen Z e Boomers più ottimisti di Millennials e Generazione X

Una moderata serenità, quindi, che però non si distribuisce omogeneamente nella società. Gli uomini sono mediamente più felici, in particolare più speranzosi, ottimisti e sereni, mentre le donne tendono a essere più preoccupate, stanche e confuse.

A livello generazionale, sono più felici i giovani della Gen Z, che si dichiarano più determinati e spensierati della media degli italiani, e i Boomers, mediamente più speranzosi, mentre la Generazione X e soprattutto i Millennials sono decisamente meno felici. Rabbia e apatia caratterizzano i primi, stanchezza, frustrazione e malinconia i secondi.

Relazioni, salute, benessere economico rendono felici 

Le fonti di felicità per gli italiani dipendono principalmente dalla sfera relazionale, e oltre due terzi si dichiara soddisfatto. Salute (65%), qualità del tempo libero (62%) e sfera sentimentale (60%) sono altrettanto importanti. 
Per quanto riguarda la situazione economica i valori di soddisfazione diminuiscono: 54% soddisfatto per le condizioni economiche della propria famiglia, 48% per la situazione nella propria zona e 28% per la situazione economica nazionale.

Nelle aspirazioni degli italiani la triade fondamentale per la felicità è costituita da una buona salute (44%), lo stare bene con la propria famiglia (38%) e non avere preoccupazioni economiche (35%).
Ma una condizione di cattiva salute è considerata la principale minaccia alla felicità decisamente più della povertà economica.