Mobilità post-Covid19: un italiano su 2 è pronto a “cambiare marcia”

La pandemia ha messo in crisi le vecchie abitudini aprendo a nuove forme di mobilità, soprattutto fra i giovani di età compresa tra i 18 e i 25 anni, i più disposti a cambiare del tutto le proprie abitudini in fatto di mobilità. La condivisone non spaventa più, e se 6 italiani su 10 vogliono il car sharing 9 su 10 chiedono carburanti 100% ecologici. Gli italiani però sono “car lovers” e per l’85% di loro rimane irrinunciabile l’auto di proprietà. Lo rivela una ricerca BVADoxa per l’Osservatorio Change Lab, Italia 2030, realizzato da Groupama Assicurazioni.

Gli italiani sono pronti per la shared mobility

La pandemia, insomma, lascia il segno: nei prossimi 10 anni, 1 italiano su 2 (53%) si dice pronto a rivedere sostanzialmente le proprie abitudini in termini di mobilità, e l’effetto Covid19 incide sulle forme e sui mezzi di trasporto che in futuro orienteranno gli spostamenti in Italia. Se oggi, complice la paura del Covid, persiste ancora una certa reticenza a utilizzare mezzi di trasporto condivisi (attualmente solo 3 italiani su 10 dichiarano di far ricorso ai servizi di car sharing), il trend si inverte decisamente guardando al prossimo decennio, con un forte incremento delle formule alternative di mobilità. Più di 6 italiani su 10 (62%) si dichiarano pronti alla shared mobility, 4 su 10 (40%) a utilizzare mezzi diversificati in base alle esigenze di movimento, il 36% si mostra disposto anche ad avvalersi esclusivamente di mezzi ecologici.

Rivolti al futuro, ma non troppo

La ricerca rivela anche che tra 10 anni per l’85% degli intervistati la macchina “di famiglia” continuerà a essere un bene irrinunciabile (oggi lo è per il 93%), solo il 7% ritiene possibile rinunciarvi, ma di fatto il 97% degli intervistati dichiara di avere almeno un’automobile in famiglia e più di 7 su 10 confermano di utilizzarla come mezzo di trasporto preferito sia nella quotidianità (72%) sia per i viaggi fuori città (79%). Un dato sorprendente riguarda però gli over 55, di cui il 33% ritiene meno indispensabile il possesso di un’auto di proprietà. Spunta poi il bisogno di un’assicurazione multimodale e flessibile, che segua la persona e non più il veicolo, con 3 italiani su 10 che la sottoscriverebbero subito

Cosa cambierà fra dieci anni?

Fra dieci anni 2 italiani su 10 (18%) prevedono di non avere a disposizione in futuro un unico mezzo di trasporto principale, ma di scegliere di volta in volta il mezzo in base allo spostamento che dovranno affrontare. Nelle previsioni la macchina “di famiglia” sarà comunque ancora tra i mezzi generalmente più utilizzati (76%), precedendo le bici di proprietà (23%) e i mezzi pubblici (15%). Insomma, l’auto rimarrà sì un mezzo comodo e talvolta necessario, ma non per forza quello scelto per qualsiasi tipo di spostamento.