Industria, aumentano in tutti i settori gli investimenti in tecnologie green

Le imprese lombarde sono sempre più attente ai temi ambientali, e nel futuro gli investimenti in tecnologie green cresceranno in tutti i settori. L’impegno sulle tematiche ambientali risulta però strettamente legato alla dimensione di impresa. Nell’industria, settore composto da imprese mediamente più grandi, il 43% ha realizzato o sta realizzando azioni green che vadano oltre gli obblighi normativi, mentre tra le imprese artigiane manifatturiere la percentuale scende al 21%, un valore inferiore anche al commercio al dettaglio (27%) e ai servizi (24%). Secondo il focus realizzato da Unioncamere Lombardia, i principali interventi realizzati riguardano l’acquisto di macchinari a minor consumo energetico e l’installazione di impianti per la produzione di energia elettrica rinnovabile.

La volontà di ridurre il proprio impatto ambientale

Se l’orizzonte temporale viene allargato ai prossimi anni, la percentuale di imprese interessate a investire in tecnologie green cresce in tutti i settori, raggiungendo il 57% nell’industria, il 41% nei servizi, il 39% nel commercio e il 30% nell’artigianato. Nei servizi, in particolare, il progresso rispetto all’impegno attuale è particolarmente significativo (+17%), delineando prospettive di sviluppo in un settore finora poco sensibile alle tematiche ambientali. I motivi che spingono le imprese in questa direzione sono prevalentemente di tipo etico, legati alla volontà di ridurre il proprio impatto ambientale, soprattutto nel manifatturiero. Inoltre, le imprese industriali e artigiane segnalano l’opportunità di ridurre i costi di produzione, mentre nel terziario risultano più frequenti le considerazioni legate al miglioramento dell’immagine aziendale.

Minor grado di coinvolgimento sul tema dell’economia circolare

“Nonostante gli effetti negativi dell’emergenza sanitaria, il sistema economico lombardo prosegue nel percorso verso la transizione ecologica – commenta Gian Domenico Auricchio, Presidente di Unioncamere Lombardia -, le imprese attive sui temi ambientali sono ancora una minoranza, ma cresce tra gli imprenditori la consapevolezza che le tematiche legate alla sostenibilità ambientale rappresentino un importante fattore di sviluppo futuro”.
Il tema dell’economia circolare evidenzia però un minor grado di coinvolgimento da parte delle imprese lombarde: la percentuale di quante dichiarano di aver intrapreso o di voler intraprendere azioni in questo senso è pari al 33% nell’industria, al 19% nel commercio, al 18% nell’artigianato e al 16% nei servizi, evidenziando anche in questo caso un legame diretto con la dimensione di impresa.

Gli interventi più attuati: rigenerazione, upcycling, sharing

Se nel manifatturiero e nei servizi gli interventi di economia circolare riguardano in gran parte la gestione dei rifiuti, nel commercio prevalgono la rigenerazione/rifabbricazione e l’ecodesign, segnale della presenza in questo comparto di una minoranza di imprese particolarmente mature nel percorso di transizione verso modelli di economia circolare. Considerando invece la totalità delle imprese il settore più consapevole sui temi della circolarità si conferma quello industriale, dove la percentuale di quanti non sanno indicare il modello di business più adatto si ferma al 49%, mentre negli altri comparti supera il 60%. Le indicazioni delle imprese si concentrano sulla rigenerazione, e almeno per il manifatturiero, sull’upcycling, mentre nei servizi raccoglie una quota significativa lo sharing.