L’intelligenza artificiale? Soffre di “ansia”

L’intelligenza artificiale è sempre più umana, tanto da “soffrire” di stati assolutamente riconducibili agli umani. Ad esempio, secondo recenti ricerche, l’IA potrebbe incappare in veri e propri stati ansiosi. Un recente studio pubblicato sulla rivista PNAS ha analizzato il comportamento dei più attuali modelli di chatbot IA, in particolare le versioni GPT-3.5-Turbo e GPT-4 sviluppate da OpenAI, rivelando sorprendenti somiglianze con il comportamento umano.

Ai vari modelli di IA sono stati somministrati i test di Turing, che normalmente vengono proposti alle persone.

Menti umane e artificiali a confronto

La ricerca ha coinvolto un vasto campione di oltre 108.000 partecipanti provenienti da più di 50 paesi, confrontando le performance dei chatbot con un database di risposte umane. Utilizzando il questionario OCEAN Big Five per valutare i profili di personalità e sei giochi comportamentali per analizzare tratti come altruismo, equità e avversione al rischio, lo studio ha prodotto risultati sorprendenti. 

Chatbot più inclini alla generosità rispetto le persone 

ChatGPT-4 ha dimostrato di riflettere le medie umane in tutte le dimensioni della personalità, con leggere deviazioni rispetto a ChatGPT-3. Entrambi i chatbot, riferisce Adnkronos, hanno mostrato comportamenti simili a quelli umani, con particolare attenzione all’estroversione e alla nevrosi. Addirittura, i chatbot hanno mostrato una propensione alla generosità e all’equità superiore alla media degli esseri umani.

I giochi comportamentali hanno evidenziato che specie ChatGPT-4 ha spesso superato o eguagliato le performance umane, suggerendo la sua capacità di superare il test di Turing in determinati contesti. In particolare, i comportamenti dei bot si differenziano dai comportamenti umani di base, perchè tendono ad orientarsi più sul lato altruistico, preferendo opzioni di cooperazione. E’ un po’ come se facessero una media dei vantaggi per se stessi e “l’altro”.

Ma si può imparare

Uno degli aspetti più interessanti emersi dallo studio è la capacità dei chatbot di adattarsi e di apprendere sulla base delle esperienze. I chatbot hanno dimostrato la capacità di modificare le proprie strategie in base al contesto e alle esperienze precedenti, comportandosi in modo sorprendentemente simile agli umani.

Questi risultati aprono prospettive innovative sul potenziale delle intelligenze artificiali e sulla loro integrazione nella società. La capacità delle IA non solo di imitare i comportamenti umani, ma anche di apprendere e adattarsi a situazioni diverse solleva importanti questioni riguardo alle decisioni che le IA possono prendere. Per avere risposte ancora più complete sull’Intelligenza Artificiale, non ci resta che aspettare gli esiti di ulteriori test.