Flat tax al 5%: chi può richiederla?

I titolari di partita IVA che avviano una nuova attività possono beneficiare dell’applicazione della flat tax al 5%. Questa agevolazione fiscale è pensata per sostenere chi intraprende un’attività imprenditoriale e prevede che, per i primi cinque anni di attività, la tassazione sia ridotta al 5%. Tuttavia, ci sono specifici requisiti da rispettare per poter accedere a questo regime agevolato.

Una sorta di benefit per le start up

La flat tax al 5% si applica alle nuove attività e rappresenta una sorta di regime fiscale per le startup. Durante i primi cinque anni di attività, la tassazione prevista per chi adotta il regime forfettario si abbassa dal 15% al 5%. Questo significa che i nuovi imprenditori possono approfittare di una tassazione meno onerosa durante la fase iniziale della loro impresa.
Tuttavia, l’applicazione di questa agevolazione fiscale è condizionata al rispetto di requisiti specifici. Affinché un’attività sia considerata “nuova” e qualificata per la flat tax al 5%, devono essere soddisfatte alcune condizioni:

1 – Il contribuente non deve aver svolto un’attività artistica, professionale o d’impresa nei tre anni che precedono l’inizio dell’attività, sia in forma individuale sia associata o familiare.

2 – La nuova attività non deve rappresentare una continuazione di un’attività precedentemente svolta come lavoro dipendente o autonomo, a meno che questa precedente attività non sia stata una pratica obbligatoria per l’accesso a professioni specifiche.

3 – Nel caso in cui si stia continuando un’attività precedentemente svolta da un altro soggetto, i ricavi o compensi ottenuti nell’anno fiscale precedente non devono superare il limite stabilito per l’accesso al regime forfettario, che attualmente è fissato a 85.000 euro.

Queste condizioni specifiche si aggiungono ai requisiti generali già previsti per l’accesso e la permanenza nel regime forfettario. Ad esempio, il limite di ricavi o compensi di 85.000 euro per l’anno precedente è uno dei requisiti da rispettare.

Le spese extra

Va inoltre considerato che l’applicazione della tassazione agevolata del 5% è subordinata non solo al rispetto del limite di ricavi nell’anno precedente. Infatti, per poter accedere a questa agevolazione fiscale è necessario  che le spese per lavoro accessorio e per l’assegnazione di compensi ai collaboratori non superino i 20.000 euro all’anno.

Quando non si può 

Ci sono anche alcune cause che possono escludere un’attività dal regime forfettario, come l’applicazione di regimi speciali IVA o di determinazione del reddito, la non residenza (ad eccezione di chi risiede in Paesi dell’Unione Europea o dell’Accordo sullo Spazio Economico Europeo con adeguato scambio di informazioni), e l’esercizio predominante di operazioni di vendita di immobili, terreni edificabili o mezzi di trasporto nuovi.

Inoltre, il regime forfettario, sia per le attività ordinarie sia per le startup, non è accessibile ai titolari di partita IVA che partecipano contemporaneamente a società di persone, associazioni o imprese, o che controllano direttamente o indirettamente società a responsabilità limitata o associazioni con partecipazioni in attività riconducibili a quella svolta individualmente.
Infine, non possono usufruire della flat tax coloro che svolgono prevalentemente attività verso il loro ex datore di lavoro dei due anni precedenti e verso soggetti direttamente o indirettamente riconducibili, nonché i titolari di redditi da lavoro dipendente o assimilati superiori a 30.000 euro nell’anno precedente, fatta eccezione per i casi di cessazione del rapporto di lavoro.